MARIO CRESCI

Mario Cresci (Chiavari 1942) è un fotografo italiano che ha studiato al Corso Superiore di Industrial Design a Venezia, dove ha imparato l’arte del design; allo stesso tempo è presente tra gli artisti italiani che hanno dato spazio a diversi esperimenti fotografici in Italia.
Dal 1970 fino alla fine degli anni Ottanta, lavora per la sua ricerca artistica nel campo della comunicazione visiva, usando la fotografia come collegamento concettuale tra il vedere e l’essere coinvolti nei problemi della vita reale nei posti in cui egli vive. Per questa ragione, la sua ricerca artistica si concentra tra la cultura e il design, gli stili di vita e le forme di produzione dell’economia dell’Italia del sud. (fonte: photographicafineart.com)

Guarda le foto dell’intervento di Mario Cresci a Centrale Fotografia: Antropologia dello sguardo.


PAOLA DI BELLO

Milanese di adozione, Paola Di Bello è nata a Napoli nel 1961. Fotografa e videomaker, si forma come artista nello studio del padre Bruno, uno degli artisti italiani che negli anni Settanta scelgono lo strumento fotografico in modo più radicale. Dopo anni di lavoro come sua assistente, si licenzia, esce di casa e inizia a viaggiare (Londra, Berlino, Parigi). Quando torna propone i suoi lavori fotografici alla Galleria Care-of dove realizza la sua prima personale nel 1990. Ha così inizio la sua carriera artistica collaborando anche con il “talent-scout” Luciano Inga-Pin, che insieme al Care-of rappresentano le gallerie più fertili nel panorama artistico giovanile milanese. Nel 2000 vince una borsa di studio in Florida presso l’ACA che la porterà a collaborare con William Kentridge e Marc Dion nella residenza di Civitella Ranieri. Dal 2006 è titolare della cattedra di Fotografia dell’Accademia di Brera, dove attualmente coordina il Biennio specialistico di Fotografia. La sua ricerca indaga alcune delle problematiche sociopolitiche che delineano la città contemporanea, entrando in situazioni di vita quotidiana, spesso caratterizzate da un profondo disagio umano, e determinando uno spostamento del punto di vista. Ha ideato campagne fotografiche sul tema delle periferie urbane, delle favelas sudamericane, degli homeless e delle comunità Rom, viaggiando tra New York e Baghdad, Tokyo e Napoli, la Romania e Mirafiori. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero tra cui ricordiamo: nel 2001 The Overexcited Body al Sesc Pompeia di São Paulo e a Palazzo Reale a Milano; nel 2003 50a Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia; nel 2006 Biennale di Corea; nel 2007 La parola nell’arte al Museo Mart di Trento e Rovereto; nel 2009 Biennale di Praga e alla Biennale di Lione; nel 2010 collezione Consolandi al Museo Maga di Gallarate e alla mostra Community al Museo Marca di Catanzaro; nel 2011 Mappamundi al Museo Berardo di Lisbona. Nel 2008 è uscito il libro Bildung per Damiani Editore e nel 2004 la rivista Domus le ha dedicato la copertina.
Suoi lavori sono presenti nelle migliori collezioni d’arte tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. (fonte: fotografiaeuropea.it)

Guarda le foto dell’intervento di Paola Di Bello a Centrale Fotografia: Antropologia dello sguardo.


Presentazione della nuova edizione Einaudi di “Fotografia e inconscio tecnologico” al Museo di Fotografia Contemporanea

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Un evento significativo quello del 16 aprile 2011 a Cinisello Balsamo, la presentazione della nuova edizione Einaudi di “Fotografia e inconscio tecnologico” in versione ampliata; un incontro al Museo di Fotografia Contemporanea, dove sono intervenuti oltre all’autore Franco Vaccari, Roberta Valtorta, Paola Di Bello, Nicoletta Leonardi e Luca Panaro.
Gli scritti di Vaccari, pubblicati per la prima volta nel 1979, un anno storicamente considerato cruciale per gli sviluppi della cultura fotografica italiana (a cavallo tra anni Settanta e Ottanta anche Sontag, Barthes, Dubois pubblicano i loro importanti scritti), e successivamente ripubblicati nel 1994 in edizione ampliata, vengono presentati ora in edizione ancora più ricca e completa da Einaudi Editore.
Franco Vaccari è stato lo scorso anno l’ospite d’onore a Fano della seconda edizione della rassegna “Centrale Fotografia”; il 6 giugno 2010 allla Sala verdi del Teatro della Fortuna, venne proiettata per la prima volta tutta la sua produzione video e si svolse anche un interessante incontro con Luca Panaro.
Grazie Franco per il tuo importante lavoro artistico.

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Da sinistra: Luca Panaro, Roberta Valtorta e Franco Vaccari che saluta il pubblico

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Da sinistra: Luca Panaro, Roberta Valtorta, Franco Vaccari, Paola Di Bello e Nicoletta Leonardi

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Da sinistra: Marcello Sparaventi, Franco Vaccari, Paola Di Bello, Luca Panaro e Roberta Valtorta

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Il pubblico per Franco Vaccari al Museo di Fotografia Contemporanea

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L’intervento di Luca Panaro che parla di “Fotografia e inconscio tecnologico”…

“NINY” del gruppo Misa – Riccardo Gambelli fotografie dal 1952 al 1960

“NINY”  del gruppo Misa

Riccardo Gambelli fotografie dal 1952 al 1960

Pagg. 152, 116 fotografie in B/N, (20,5×26) copertina rigida. Testi con traduzione in lingua inglese.  A cura di Anna e Luigi Gambelli. Testo critico di Silvano Bicocchi. Direzione artistica: Omnia Comunicazione, Silvano Bicocchi  e Marcello Sparaventi.

 OmniacomunicazioneEditore, 2010.

 

Volume dalla veste sontuosa con decine di splendide fotografie a tutta pagina di uno degli ultimi protagonisti del gruppo fotografico “Misa” di Senigallia. Il libro si apre con l’introduzione di Silvano Bicocchi che analizza l’ambiente socio-economico e culturale senigalliese nel quale prese vita l’esperienza del “Misa”: una piccola città di provincia nel dopoguerra, l’influenza del maestro Giuseppe Cavalli sui giovani fotografi, tra i quali Giacomelli; in  chiusura  un accenno all’opera di Riccardo Gambelli. Seguono le serie di immagini: le marine, il paesaggio naturale, lo still life, i ritratti e le figure ambientate. Nelle ultime pagine Marcello Sparaventi firma “La vita di Riccardo Gambelli, Senigallia e la fotografia”. Un libro fotografico che deve assolutamente figurare nella libreria di chiunque ami la fotografia.

Massimo Conti

 

 

 

 

ENDOSCOPIST 11.10 23.10 SIERRA LEONE 2010 – racconto per immagini di Danilo Baroncini

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IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI UN’ESPERIENZA IN SIERRA LEONE

Fano (PU) – Le immagini del progetto espositivo “Endoscopist 11.10 23.10. Sierra Leone 2010” raccontano un’esperienza di volontariato in Sierra Leone, presso il centro pediatrico di Goderich diretto da Emergency. Sono le fotografie di Danilo Baroncini, primario di gastroenterologia presso l’Azienda ospedaliera Marche Nord, scattate durante il periodo da lui recentemente trascorso nel paese africano. Immagini che nascono dalla necessità di essere maggiormente testimone della realtà vissuta operando in qualità di medico volontario, nei giorni e nei momenti in cui egli è stato impegnato ad intervenire sui bambini che soffrono della stenosi da cicatrizzazione dell’esofago. Si tratta di una drammatica patologia causata dalla soda caustica, una sostanza che, utilizzata frequentemente per la lavorazione del sapone e poi lasciata incustodita in contenitori generici, viene scambiata per acqua e ingerita accidentalmente proprio dai bambini.
La presentazione della mostra fotografica di Danilo Baroncini si terrà sabato prossimo 18 dicembre 2010 alle ore 17.00, presso la Sala Lettura del Palazzo San Michele in via Arco d’Augusto 2 a Fano (PU), e per l’occasione interverrà Pino Bertelli, fotografo, critico di cinema e fotografia, un personaggio di rilievo della fotografia italiana, il quale parlerà di fotografia come linguaggio etico. Interverrà inoltre anche il medico cooperatore Enrico Contini.
Dopo la presentazione, si potrà visitare la mostra no profit allestita nella contigua ex Chiesa di San Michele. La mostra è curata da Marcello Sparaventi dell’associazione culturale “Centrale Fotografia” e dallo stesso Barboncini, l’allestimento di Omnia Comunicazione in collaborazione con lo studio Tomassini; evento patrocinato dal Comune di Fano, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dalla Regione Marche, Cna Associazione provinciale di Pesaro e Urbino, Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e Azienda ospedaliera Marche Nord.
Il catalogo della mostra è edito da Omnia Comunicazione Editore, contiene i testi del giornalista Enrico Franceschini di “Repubblica”, di Danilo Baroncini e Marcello Sparaventi; il ricavato della vendita del libro servirà per raccogliere i fondi per il centro pediatrico Emergency in Sierra Leone (la raccolta è a cura dell’associazione Alimamy).
Il video documento visibile in mostra è stato montato da Gianluca Vincenzetti.
La mostra è aperta fino al 6 gennaio 2011, tutti i giorni (esclusa la mattina dell’1 gennaio) con il seguente orario: 10.00-13.00, 16.00-20.00.
Per informazioni: www.centralefotografia.com

Pino Bertelli è nato a Piombino, in provincia di Livorno.
Giornalista e fotografo di rilievo, filmmaker, critico di cinema e fotografia.
Sulla sua vita politica e la sua opera fotografica, nel 1993 il regista tedesco Jürgen Czwienk ha girato il film-documentario “Fotografare con i piedi”.
È direttore responsabile della rivista di critica radicale “Tracce”, de “Il libro volante”, direttore editoriale della casa editrice “Traccedizioni”, collabora con “Le monde diplomatique”, “Fotographia”, “Sicilia Libertaria” e altre testate.
Nel 1999 gli è stato conferito il Premio Castiglioncello per la fotografia.
Nel 2004 ha ricevuto il Premio Internazionale Orvieto, per il miglior libro di reportage: “Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata”.
Tra gli altri libri, ricordiamo: “Signora libertà signora anarchia. Fernanda Pivano, l’antifascismo e l’incontro con Ernest Hemingway”, Nda Press editore, 2009. “Tina Modotti. Sulla fotografia sovversiva. Dalla poetica della rivolta all’etica dell’utopia”, edito nel 2008. “Diane Arbus. Della fotografia trasgressiva. Dall’estetica dei «freaks» all’etica della ribellione” (con uno scritto di Geraldina Colotti), edito nel 2006. “Contro la fotografia della società dello spettacolo. Critica situazionista del linguaggio fotografico”, edito da Massari nel 2006.
I suoi fotoritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei e collezioni private. Il suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Un’antologia delle sue fotografie è depositata presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Fa parte di Reporters sans frontières.

Fotografia di ricerca a Fano e nelle Marche